“Dopo il diluvio” di Leonardo Malaguti
Il mestiere del critico. Letteratura
L’attesa del nemico che non c’è. Dopo il diluvio, l’esordio narrativo di Leonardo Malaguti
Il diluvio, si sa, è catastrofe e punizione ma anche preludio di rinascita e rinnovamento spirituale e materiale. Cosa accadrà dunque nel paesetto “costruito dentro una vera e propria scodella” non appena l’ira divina si sarà placata? Leonardo Malaguti nel suo primo romanzo Dopo il diluvio, finalista al Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza 2017, edito da ἑxòrma, si inserisce nel solco bizzarro e molto apprezzato di certa produzione contemporanea (Daniel Pennac, Gianni Celati, Massimo Roscia) che, scollandosi apparentemente dalla realtà, esplora le pulsioni più sinistre ed inquietanti di uomini senza più coordinate – siano esse spazio-temporali o affettive o politiche o sociali – per farne oggetto di dissacrante ironia senza mai perdere di vista l’aspetto ludico della scrittura, l’atto del narrare in sé e per sé. Lo stesso Malaguti rivela alcune delle influenze letterarie subìte, come il Woyzeck di Büchner e Il tamburo di latta di Gunter Grass, ma insiste molto su echi cinematografici e soprattutto di arte figurativa con specifico riferimento al caos brulicante che popola i quadri del fiammingo Bruegel.http://www.inscenaonlineteam.net/inscena/2018/07/09/lattesa-del-nemico-che-non-ce-dopo-il-diluvio-lesordio-narrativo-di-leonardo-malaguti/