“Fratelli” di C. Collovà

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Coabitazione dentro la gabbia della Malattia. “Fratelli” di Claudio Collovà al Teatro Biondo di Palermo – PRIMA NAZIONALE

Con la volontà di stornare l’attenzione dall’autobiografismo del suo Fratelli, subito accolto con grande favore di pubblico e di critica, Carmelo Samonà aveva definito le tematiche affrontate dal romanzo “nell’ostacolo della comunicazione linguistica e nella tensione che caratterizza, comunque, ogni rapporto umano”. La malattia mentale, che nel romanzo tiene avvinghiati eppur distanti il fratello sano e quello malato, può senz’altro assurgere a metafora espressiva, sia essa corporea che verbale, ma lasciarvi intatta anche la dimensione del vissuto fugacemente rubato, dello strazio che incrosta il quotidiano, dei gesti sempre uguali per significati che si vorrebbero sempre diversi può solo accrescerne il fascino e l’impatto emotivo.

Ed è proprio attingendo ad entrambe queste chiavi di lettura che Claudio Collovà, a distanza di quasi vent’anni, torna a dirigere un nuovo allestimento di Fratelli in prima nazionale alla sala Strehler del Biondo. In scena Sergio Basile e Nicolas Zappa, ormai da tempo compagni d’avventura ricettivi e sensibilissimi nell’accogliere, captare e assorbire le drammaturgie che Collovà propone loro con la certezza che ne saranno a loro volta risucchiati divenendo parte attiva del processo creativo. Lo spettacolo può dunque nascere, prima dal silenzio rotto da un continuo e fastidioso brusio esterno (il mondo fuori che preme restando indecifrabile e lontano), poi dai movimenti stereotipati del fragile e minuto fratello malato, poi dalla voce chiara di chi affila le armi della logica per mettere ordine attraverso la parola scritta o pronunciata a ciò che per sua stessa natura non può che sfuggire al rigore di una catalogazione che non sia puramente numerica.

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“Horcynus Orca” di C. Collovà

Il mestiere del critico

 

OCEANO D’ARRIGO

“Horcynus orca” reinventato per il teatro in uno spettacolo-fiume di Claudio Collovà- Di scena al Teatro Biondo di Palermo

di Agata Motta

L’acqua, come elemento di vita e di morte, liquido amniotico che accoglie il feto e massa indistinta che avviluppa cose e persone, l’acqua come l’inizio e la fine dei personaggi, del romanzo, dello spettacolo. Il Teatro Biondo vara con Horcynus Orca – Transito e ricongiungimento (in scena fino al 15 maggio) tratto da Stefano D’Arrigo un progetto ambiziosissimo e lo realizza con un dispendio di forze e di energie che porta all’impeccabile realizzazione, nelle mani cesellatrici e nello sguardo raffinato ed elegante di Claudio Collovà, di uno spettacolo-fiume nel quale immergersi dopo aver rinunciato alla frenesia quotidiana. Chiunque abbia fretta di vedere, di sentire, di capire, chiunque sia avvezzo al consumo di un rito seriale, chiunque non riesca a scollegarsi dagli ultimi post virtuali, dovrebbe rinunciare all’impresa.

(continua su www.inscenaonlineteam.net)

Presentazione “Horcynus Orca” di S. D’Arrigo

Prima della prima

 

IL TEATRO PER STEFANO D’ARRIGO

Al Teatro Biondo di Palermo, Claudio Collovà ‘sfida’ “Horcynus Orca”

di Agata Motta

 

Claudio Collovà ha realizzato con Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo (1919\1992, foto in alto) un progetto a lungo accarezzato e finalmente trasformato in realtà grazie alla produzione del teatro Biondo.

Prima della prima   IL TEATRO PER STEFANO D’ARRIGO Al Teatro Biondo di Palermo, Claudio Collovà ‘sfida’ “Horcynus Orca” di Agata Motta   Claudio Collovà ha realizzato con Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo (1919\1992, foto in alto) un progetto a lungo accarezzato e finalmente trasformato in realtà grazie alla produzione del teatro Biondo. Presentazione “Horcynus Orca” di S. D’Arrigo (continua su inscenaonlineteam.net) » Read more