“Tre desideri” di B. Moor

AL PASSAGGIO DI UNA NUVOLA….

“Tre desideri” di Ben Moor, regia di Mauro Parrinello. Teatro Libero di Palermo

di Agata Motta

Forse è meglio così, che la cara vecchia terra continui a ‘provvedere’ ai suoi sei miliardi di inquilini, limitandosi ad uno sguardo affettuoso proiettato sullo scenario immenso dell’infinito. Non è un caso, infatti, se i due protagonisti di Tre desideri di Ben Moor inizino e finiscano il loro percorso dentro un planetario, entrambi affascinati dalla calotta celeste e da un altrove percorribile solo con l’immaginazione.

Il Teatro Libero di Palermo ospita per la prima volta in Italia un testo di Ben Moor, interessante ed acclamato autore britannico che Mauro Parrinello (anche regista dello spettacolo), ed  Elisa Benedetta Marinoni (anche traduttrice), interpretano con leggerezza e disinvoltura. L’occasione narrativa è surreale: il passaggio di una nuvola di natura non identificata produce lo strano fenomeno dei “tre desideri” che ogni essere umano ha la possibilità di realizzare. » Read more

“Scene di interni…” di Michele Santeramo

Al Teatro Libero di Palermo, uno spettacolo di Michele Santerano

di Agata Motta

Che l’idea di un’Unione Europea felice come la graziosa casetta del mulino bianco stia cominciando a scricchiolare mostrando le sue tante crepe non è un mistero né una novità. Portare il malessere che ne deriva in teatro, estremizzandolo in una visiona apocalittica di disgregazione già avvenuta ha invece una sua intrigante originalità. Nello spettacolo Scene d’interni dopo il disgregamento dell’Unione Europea, proposto al Teatro Libero di Palermo, Michele Santeramo immagina che la fine sia già arrivata e che ne sia responsabile anche chi in quell’unione non aveva mai creduto, chi guardava a quella forma anomala di democrazia come ad un camuffamento di dittatura edulcorato dai mille proclami dei santoni dell’economia. I fatti narrati, che coinvolgono una coppia costituitasi proprio nell’epocale evento dell’adozione della moneta unica, vengono ripercorsi a ritroso, dalla vecchiaia alla giovinezza, dall’attesa della morte all’ingenuo entusiasmo per la ventata di novità che l’euro, simpatica moneta da Monopoli, avrebbe portato.

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