“Scene di interni…” di Michele Santeramo
Al Teatro Libero di Palermo, uno spettacolo di Michele Santerano
di Agata Motta
Che l’idea di un’Unione Europea felice come la graziosa casetta del mulino bianco stia cominciando a scricchiolare mostrando le sue tante crepe non è un mistero né una novità. Portare il malessere che ne deriva in teatro, estremizzandolo in una visiona apocalittica di disgregazione già avvenuta ha invece una sua intrigante originalità. Nello spettacolo Scene d’interni dopo il disgregamento dell’Unione Europea, proposto al Teatro Libero di Palermo, Michele Santeramo immagina che la fine sia già arrivata e che ne sia responsabile anche chi in quell’unione non aveva mai creduto, chi guardava a quella forma anomala di democrazia come ad un camuffamento di dittatura edulcorato dai mille proclami dei santoni dell’economia. I fatti narrati, che coinvolgono una coppia costituitasi proprio nell’epocale evento dell’adozione della moneta unica, vengono ripercorsi a ritroso, dalla vecchiaia alla giovinezza, dall’attesa della morte all’ingenuo entusiasmo per la ventata di novità che l’euro, simpatica moneta da Monopoli, avrebbe portato.